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17 / 09 / 2121  |  Quando per gioco si muore

Un altro giovane muore usando una MEN

Che le MEN non siano del tutto innoque ormai lo si sospettava da tempo, ma ora cominciano ad arrivare le prime conferme.

Fredric James, 22 anni è appena deceduto all’ospedale di London City in seguito ai gravi danni al SNC riportati dopo aver giocato per 8 ore di fila con la sua nuova Playstation Virtual.
La tecnologia incriminata è anche in questo caso (il terzo in un anno) la MEN, la memoria di emulazione neurale che la console utilizza per simulare la realtà del gioco.
Tutti i sensi vengono ingannati, o meglio, immersi in una realtà simulata, separando completamente il giocatore dal mondo esterno. Il giocatore non comanda il protagonista delle sue avventure videoludiche, ma lo diventa in tutto e per tutto, fino alla fine della partita.
Si è ormai perso il conto dei giocatori che hanno sviluppato disturbi della personalità e danni neurologici per questa nuova tecnologia, sviluppata dai ricercatori della Genext Neural Research e venduta alla Sony, che l’ha prontamente applicata al campo videoludico, rendendola la killer application della sua nuova Playstation Virtual.

L’apprensione delle organizzazioni della sanità è molto alta e sembra che si sia vicini al ritiro della tecnologia dal mercato.

Lo scandalo delle MEN potrà essere anche superato dalla Genext Neural Research con un astuto rebranding del quale già si parla già concretamente, ma potrebbe decretare la fine della Sony, le cui azioni sono in perdita da quando le prime voci sulla pericolosità della tecnologia usata nella sua ultima console hanno cominciato a circolare. Ancora non ci sono state dichiarazioni ufficiali a riguardo da parte di William Asimov, CEO della Genext Neural Research.